Dalla sobrietà cromatica degli orizzonti mediterranei alla sicilianità che emerge evidente nei paesaggi dell’entroterra, Viola alterna la tecnica pittorica ad olio su tela a quella del pastello su carta, con sorprendente versatilità e qualità tecnica.

In mostra una ventina di opere, tra olii su tela di dimensione medio-grande e pastelli su carta medio piccoli, tutte di grande intensità emotiva.

La totale assenza di figure emerge evidente, lasciando spazio al paesaggio, indiscusso protagonista. Grandi porzioni di cielo dominano la scena, sovrastando la vastità di incantevoli mari e distese campestri punteggiate di ulivi, carrubi e muretti a secco.

Il mare, tema ricorrente nella poetica dell’autore e protagonista di gran parte dei lavori in mostra, viene interpretato attraverso un linguaggio pittorico assolutamente personale, al confine tra iperrealismo e metafisica. L’artista riproduce in modo didascalico l’onda che s’infrange dolcemente sulla battigia, la trasparenza dell’acqua, il lieve moto ondoso della superficie. Allo stesso tempo, a volte addirittura nell’ambito della stessa opera, passa dalla massima definizione di questi dettagli all’indefinibilità della linea dell’orizzonte, interpretando il mistero di quella linea immaginaria che sfiora e tocca l’eternità con grande intensità emotiva, rivelando la profonda attrazione che essa esercita sulla finitezza dello sguardo umano.

Il realismo cede quindi il passo ad una sorta di astrazione con quelle incantevoli visioni d’ispirazione “guccioniana” fatte di atmosfere rarefatte e di una luce peculiare, tipicamente siciliana, di cui Viola si fa abile interprete. Significative a questo proposito sono le parole dell’autore stesso: “La luce attraverso la pittura diventa materia. Quell’essenza impalpabile e mutevole si fa struttura sensibile in grado d’essere plasmata dalle mani dell’uomo.”

Per maggiori informazioni, scarica il comunicato stampa in cima le pagina

Scorri per vedere tutte le opere in mostra..